SINTESI
Nel contesto degli impegni del piano italiano per la ripresa e la resilienza sono state adottate ampie riforme della giustizia civile e penale, attese da tempo, volte a migliorare la qualità e l'efficienza del sistema giudiziario. La digitalizzazione del sistema giudiziario segna ulteriori progressi in sede civile, ma continua ad incontrare difficoltà nelle sedi penali e nelle procure. Sono in corso di attuazione misure specifiche di sostegno ai magistrati. Tali misure, abbinate a norme attuative di prossima adozione, mirano ad affrontare le gravi criticità connesse all'efficienza del sistema giudiziario, compresi l'arretrato e la durata dei procedimenti. Il 16 giugno 2022 il Parlamento italiano ha approvato una nuova legge per la riforma dell'ordinamento giudiziario, che comprende anche disposizioni in materia di costituzione e funzionamento del Consiglio superiore della magistratura. La normativa di attuazione, da adottare entro un anno, consentirà di elaborare disposizioni più dettagliate che tengano conto delle norme europee in materia di indipendenza della magistratura, anche per quanto riguarda i poteri organizzativi dei presidenti degli organi giurisdizionali e la partecipazione degli avvocati alla valutazione di professionalità dei magistrati.
Il nuovo piano nazionale anticorruzione italiano (2022-2024) è previsto per l'estate 2022. La riforma della giustizia penale affronta il problema dei ritardi eccessivi nelle azioni penali in materia di corruzione, ma occorrerà effettuare un monitoraggio attento per garantire che i procedimenti per casi di corruzione non vengano chiusi automaticamente in fase di appello. Gli inquirenti che indagano sulla corruzione continuano ad affrontare difficoltà a causa del livello insufficiente di interconnessione fra i registri dei dati finanziari pertinenti e per ovviare a questo problema occorrerà investire ulteriormente nella digitalizzazione e in strumenti di intelligenza artificiale. Rimangono pendenti diverse proposte legislative volte a rafforzare la prevenzione della corruzione, in materia di protezione dei segnalanti (whistleblower), conflitti di interessi e attività di lobbying. Le norme in materia di finanziamento dei partiti politici e delle campagne elettorali contengono lacune significative; sono state avviate indagini su casi a riguardo e si sono avute condanne in primo grado. La pratica di incanalare le donazioni ai partiti attraverso fondazioni e associazioni politiche costituisce un grave ostacolo alla responsabilità pubblica, perché le transazioni sono difficili da tracciare e non esiste un registro unico comune. È in aumento l'uso della corruzione a scopo di infiltrazione nell'economia legale.
L'Italia dispone di un solido quadro legislativo per disciplinare il settore dei media, compresi quelli del servizio pubblico, come pure di un'autorità di regolamentazione dei media indipendente ed efficace. Permangono preoccupazioni per quanto riguarda le condizioni di lavoro precarie di molti giornalisti, la protezione delle fonti giornalistiche e la questione del segreto professionale. Nonostante le pene detentive per diffamazione siano state in gran parte abolite a seguito di una sentenza storica del 2021 della Corte costituzionale, destano preoccupazione la crescente prevalenza di casi SLAPP e la combinazione della diffamazione penale e civile. Nonostante l'esistenza di un centro di coordinamento ben funzionante e dotato di risorse per il monitoraggio di tali questioni, i casi di aggressioni fisiche e intimidazioni nei confronti di giornalisti e organi di informazione continuano ad aumentare di anno in anno.
Il Parlamento e la Corte costituzionale hanno continuato a esercitare un controllo sulle misure restrittive adottate nel contesto della pandemia di COVID-19, il cui regime di emergenza si è concluso recentemente. A causa di ritardi nel processo legislativo, non è ancora stata creata un'istituzione nazionale per i diritti umani. La creazione di un comitato consultivo 2 permanente promuoverebbe la partecipazione democratica delle organizzazioni della società civile. Tuttavia, lo spazio civico è ancora ristretto, in particolare per le organizzazioni che si occupano di migranti, e il processo di registrazione delle organizzazioni non governative rimane complesso.