Lobby, un registro per la trasparenza presso l’Antitrust. Potranno iscriversi tutti i decisori pubblici. I membri del governo potranno farlo dopo un anno dalla cessazione del loro mandato
Articolo pubblicato su Italia Oggi in data 13 Gennaio 2022
di Giovanni Galli
Il registro è aperto anche gli esperti esterni che svolgono la loro funzione presso pubbliche amministrazioni, ma soltanto al termine dell'incarico.
L'aula della Camera dei deputati ha dato semaforo verde alla proposta di legge sulla regolamentazione delle lobby. Il testo, approvato a Montecitorio con 339 voti a favore, nessun contrario e 42 astenuti (Fdi e Alternativa), passa adesso al Senato, e disciplina nello specifico "l'attività di relazioni istituzionali per la rappresentanza di interessi". Come sottolinea il sottosegretario ai rapporti con il Parlamento Debora Bergamini "un comitato di sorveglianza sulla trasparenza dei processi decisionali pubblici istituito presso l'Autorita garante della concorrenza e del mercato, adotterà un apposito codice deontologico". Al secondo dei 12 articoli del ddl, che il ministro della p.a., Renato Brunetta definisce “una legge europea frutto di un'ottima mediazione”, si specifica che i portatori di interessi sono "persone, enti, società o associazioni che, per lo svolgimento delle attività di rappresentanza di interessi particolari, incaricano rappresentanti di interessi" o "i committenti che conferiscono" un mandato per svolgere le relazioni pubbliche. Come "decisori pubblici" vengono indicati i membri del Parlamento e del Governo; i presidenti, gli assessori e i consiglieri regionali, i presidenti e i consiglieri provinciali e delle città metropolitane, i sindaci, gli assessori e i consiglieri comunali dei comuni capoluogo di Regione (e non più di comuni con più di 300mila abitanti) e gli organi di vertice degli enti pubblici statali".
Viene precisato che le nuove disposizioni non si applicano all'attività di rappresentanza di interessi particolari svolta da enti pubblici, anche territoriali, o da associazioni o altri soggetti rappresentativi di enti pubblici, nonché dai partiti o movimenti politici, nè alle attività svolte da esponenti di organizzazioni sindacali e imprenditoriali. L'elenco, tenuto in forma digitale, sarà articolato in due parti: una con accesso riservato ai soggetti iscritti alle amministrazioni pubbliche, l'altra consultabile per via telematica da chiunque attraverso Spid o carta d'identità elettronica. Arriverà anche l'agenda degli incontri tra i rappresentanti di interessi e i decisori pubblici, con l'obbligo, per i primi, di tenere e aggiornare con cadenza settimanale la lista degli incontri (ma i decisori pubblici potranno opporsi alla pubblicazione di informazioni false). Al Comitato di sorveglianza sulla trasparenza dei processi decisionali pubblici, presieduto da un membro del Cnel, sono attribuite le funzioni di controllo e di irrogazione delle sanzioni amministrative previste dal testo, che definisce specifici diritti e obblighi in capo ai rappresentanti di interessi per finalità di trasparenza dell'attività svolta. Le funzioni del Comitato di sorveglianza relative all'attività parlamentare verranno svolte da una Commissione bicamerale composta da 5 deputati e 5 senatori. L'Istat dovrà integrare la classificazione delle attività economiche Ateco, inserendo un codice specifico per l'attività di relazioni istituzionali per la rappresentanza di interessi.
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