Articolo pubblicato su Public Policy in data 16 giugno 2022.
Eliminare l’esclusione dell’applicazione della legge per le “comunicazioni, orali e scritte, rese nell’ambito di sedute e di audizioni delle commissioni o di altri organi parlamentari e nell’ambito di consultazioni indette da amministrazioni o enti pubblici statali, regionali e locali”. Si tratta di una previsione contenuta nell’articolo 3 della pdl Lobby, all’esame della commissione Affari costituzionali al Senato. E che potrebbe essere espunta dal testo licenziato a gennaio dalla Camera.
Nell’ultima seduta della 1a di Palazzo Madama il relatore Gianluca Perilli (M5s) ha infatti spiegato che “appare opportuna” la soppressione della norma, dal momento che “le partecipazioni ad audizioni parlamentari o consultazioni è una delle tipiche modalità nelle quali si esplica l’attività della rappresentanza di interessi, anche in linea con la disciplina europea”. Al riguardo Perilli ha annunciato che “si riserva di presentare un emendamento in qualità di relatore”.
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